IL PROGETTO
Il progetto Gustamundo nasce a Roma nel 2017 da un’idea di Pasquale
Compagnone e propone l’integrazione economica e sociale di rifugiati politici e
migranti attraverso la cucina. Nel ristorante etnico ed etico, sono infatti impiegati -
come Chef e responsabili di sala - uomini e donne che erano già cuochi o ristoratori
nei loro paesi di provenienza.
Il progetto "Gustamundo”, sostenuto e finanziato dal ristorante messicano "El pueblo", offre opportunità lavorative e di
sviluppo professionale a Persone che vivono in condizioni di fragilità e a rischio di
emarginazione. Nel progetto, la diversità di origine e cultura è trasformata in una
fonte di arricchimento reciproco.
Situato nel quartiere di Valle Aurelia, a pochi passi
dal Vaticano, questo piccolo “porto culinario” ha attivato nel corso dei primi due
anni di attività numerose collaborazioni con partner strategici, quali ad esempio:
numerosi CAS e SPRAR di Roma e dintorni, Humiltas Onuls, Comunità di S. Egidio,
Caritas Italiana, IIS Domizia Lucilla (progetto sull’alternanza scuola – lavoro), Croce
rossa italiana, Joel Nafuma Refugee Center (JNRC) e ItaliaHello, oltre a condividere iniziative di raccolta fondi insieme a varie associazioni no profit tra le quali Song Taaba.
TUTTI I NUMERI DI GUSTAMUNDO
Dal suo avvio nel 2017, il progetto ha coinvolto circa 60 Chef (di cui circa la metà
donne) rifugiati e migranti, provenienti da diversi paesi del mondo come: Senegal,
Mauritania, Mali, Costa d'Avorio, Guinea, ma anche Siria, Afghanistan, Iran, Iraq. In
appena due anni, “Gustamundo” ha rilasciato circa 170 CUD.
Attraverso la partecipazione alle varie attività di lavoro (ristorante e catering), si è provveduto
contestualmente, ad effettuare formazione professionale diretta per i beneficiari del
progetto che ad oggi sono in grado, in maniera autonoma, di organizzare le varie
attività professionali.